Barcelos,  11 novembre 2017 – 19 novembre 2017

(Gruppo A: Cosima Dima, Natalina Muscatello, Oreste Fazzi, Rachele Corallo)

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Course program

Scarica tabella delle attività (activities timetable)

Riflessioni sull’esperienza JOB SHADOWING

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Il primo giorno in Barcelos a “Escola Secundaria De Faria”

La nostra prima esperienza di mobilità inizia il 12/11/2017 con l’attività di Job shadowing in Barcelos (Portogallo). Alle ore nove di lunedi mattina, con gli altri miei tre colleghi di lingua inglese, accompagnati dallo staff del nostro host Partner Associacao Intercultural Amigos Da Mobilidade, arriviamo al meeting point, davanti all’ingresso della “Escola Secundaria de Faria”.
Un collega portoghese viene verso di noi a darci il benvenuto e, mentre ci avviamo verso l’entrata, veniamo travolti dagli studenti. Abbiamo subito pensato ad uno sciopero. Il collega notando la nostra perplessità ci spiega che gli studenti escono per il primo break, in quanto tutti coloro che hanno la liberatoria dei genitori, fanno 5 break, di circa 15 minuti, durante la mattina.
Le nostre considerazioni ad un primo approccio sono: il clima della scuola appare molto informale, rilassante, gli studenti hanno una grande libertà ed autonomia, riducendo in tal modo la responsabilità dei docenti. Continuando la visita della scuola la nostra attenzione viene attirata dagli ampi e confortevoli spazi ricreativi a disposizione della comunità scolastica, varie sale relax con divani e tavolini, bar, biblioteca, canteen, una grande palestra coperta, vari campi da gioco all’esterno, una confortevole sala per i docenti con bar e ampi divani, il tutto funzionale e ordinato.

Il sistema educativo Portoghese

Veniamo accolti dal Preside che ci fornisce delle informazioni sul sistema educativo portoghese. Esso include l’insegnamento prescolastico, l’insegnamento scolastico e l’educacao extra-escolar. L’insegnamento prescolastico non è obbligatorio ed è riservato ai bambini da 3-6 anni. L’insegnamento scolastico copre l’ensimo basico (l’ insegnamento elementare), esso è universale ed obbligatorio e comporta 3 cicli sequenziali di un totale di 9 anni dai (6 ai 15 anni). L’ensimo secondario è organizzato in due settori: corsi prevalentemente orientati al prosieguo degli studi (CSPOEPE) o corsi generali. I corsi della scuola secondaria hanno una durata di 3 anni dai (15-18).

Il contesto culturale

Continuando la visita dell’istituto abbiamo conosciuto alcune colleghe di lingua inglese che ci hanno invitato ad assistere ed affiancarle nella loro attività didattica. Al primo piano, gli alunni aspettavano l’insegnante per entrare in classe in quanto era chiusa a chiave. La prima impressione che abbiamo avuto entrando è stata la funzionalità dell’aula: postazione computer per l’insegnante, proiettore, lim, illuminazione artificiale e la compostezza degli alunni e la loro partecipazione attiva.
La nostra partecipazione all’osservazione in classe durante le lezioni d’inglese di Mr. Rui De Campos, di Mrs. Ana CLara Fernandes, di Mrs. Maria Olinda Martinez, ci hanno dato l’opportunità di condividere buone pratiche di insegnamento-apprendimento attraverso la cooperazione con i colleghi. Abbiamo assistito ad una metodologia pedagogica molto funzionale: l’insegnante è conduttore e stimolatore, assegna dei tasks, atti a sviluppare il pensiero critico, che gli studenti eseguono di solito lavorando in piccoli gruppi, or peers to peers, con molta autonomia e autodeterminazione. Le strategie usate sono tradizionali. L’ora di lezione è di 45 minuti, in lingua inglese, solo sporadicamente l’insegnante usa il portoghese per qualche chiarimento.
La lezione si svolge in modo molto armonico ed autonomo. Non ci sono problemi legati ad aspetti disciplinari , a carenze di attenzione, partecipazione o distrazione. Gli studenti scolasticamente sono maturi, volenterosi, con una propria motivazione allo studio. Sono molti positivi dal punto di vista della socialità, mostrano un gran senso di responsabilità, interagiscono in modo rispettoso con i compagni e l’insegnante, il quale non è costretto a fare delle acrobazie per cercare di motivarli, ma li guida, sono loro al centro della lezione, sono loro che lavorano.
Gli insegnanti portoghesi sembrano soddisfatti del loro sistema scolastico, a differenza di quelli italiani che lamentano il mal funzionamento burocratico, le varie carenze organizzative, strutturali e le scarse e mal funzionanti attrezzature che ci sono all’interno della scuola. Ma come gli insegnanti italiani, anche loro lamentano il trattamento economico, ed è proprio la rivendicazione salariale la causa dello sciopero in corso durante la nostra mobilità.

Conclusioni

Concludendo consideriamo che la partecipazione alla attività di job shadowing è stata molto positiva e stimolante, con esperienze vissute sul campo. Ha contribuito a farci conoscere buone pratiche rilevanti per il nostro lavoro, a costruire e rinforzare la cooperazione con colleghi europei, a sperimentare e sviluppare nuove modelli di apprendimento e metodi di insegnamento ed infine ad acquisire il know-how delle buone pratiche transnazionali. Queste considerazioni ci hanno portato a riflettere sulle criticità del nostro sistema scolastico e sulla nostra funzione di docente. Da un’analisi comparativa è emerso senza dubbio la carenza e disparità a livello strutturale e funzionale del nostro sistema scolastico, a causa della mancanza di politiche mirate a investire in modo significativo a livello culturale ed educativo. I sistemi educativi europei spesso vengono visti non come modelli da imitare ma come slogan, è il caso di (Scuole sempre aperte).
Il nostro compito, ora, è di disseminare la nostra esperienza per diffondere e condividere con gli altri colleghi della nostra scuola, con i nostri alunni, con i colleghi di altre scuole, con enti istituzionali locali e regionali i risultati acquisiti e le esperienze maturate. Cercheremo di sensibilizzare la comunità scolastica ad implementare più progetti Erasmus, eTwinning, partenariati strategici, per coinvolgere tutti coloro che sono funzionali allo sviluppo e alla gestione di un sistema culturale , moderno e transnazionale non solo a livello scolastico , ma soprattutto a livello istituzionale.

Reflections on the JOB SHADOWING experience

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On the first day in Barcelos at “Escola Secunaria De Faria”

Our first mobility experience starts on 12/11/2017 with the Job shadowing activity in Barcelos (Portugal).
At nine o’clock on Monday morning, I and three of my colleagues, Mrs.Rachele Corallo, Mrs. Natalina Muscatello, Mr. Oreste Fazzi, accompanied by the staff of our host partner Associacao Intercultural Amigos Da Mobilidade, arrive at the meeting point, in front of the entrance of the “Escola Secundaria de Faria”.
A Portuguese colleague comes to welcome us and, as we move towards the entrance, we are swept away by the students. We immediately think of a strike. The colleague noting our perplexity explains that the students, who have the parents’ consent can go out for the first break of the day as in the morning they have 5 breaks, about 15 minutes each.
Our considerations at a first approach are: the school climate appears very informal, relaxing, the students have a great freedom and autonomy, reducing in this way the responsibility of the teachers.
Continuing the visit of the school our attention is attracted by the large and comfortable recreational spaces available to the school community, various relaxation rooms with sofas and tables, bar, library, canteen, a large indoor gym, various outside playgrounds , a comfortable staff room with bars and large sofas, fully functioning and tidy.

Some information on the educational Portuguese System

We are welcomed by the Headmaster who provides us with information on the Portuguese educational system. It includes pre-school education, school teaching and extra-escolar educacao. Pre-school education is not compulsory and is reserved for children aged 3-6. School teaching covers the basic level (elementary education), it involves 3 sequential cycles of 9 years from 6 to 15 years. The secondary cycle is organized in two sectors: courses mainly oriented to the continuation of the studies (CSPOEPE) or general courses. Secondary school courses last 3 years (15-18).

The socio-cultural context

Continuing our visit of the institute we meet some English-speaking colleagues who invite us to assist and support them in their teaching activities. On the first floor, the pupils are waiting for the teacher to enter the classroom as it is locked. The first impression we have on entering is the functionality of the classroom: computer station for the teacher, projector, smart board, artificial lighting and the pupils’ self- composure and their active participation.
Our participation in class observation during the English lessons of Mr. Rui De Campos, Mrs Ana CLara Fernandes, Mrs. Maria Olinda Martinez, has given us the opportunity to share good teaching-learning practices through the cooperation with colleagues. We have witnessed a very functional pedagogical methodology: the teacher is a conductor and coordinator, who assigns tasks and acts to develop critical thinking, which students usually perform in small groups, or peers to peers, with much autonomy and self-determination. The used strategies aimed at implementing a system that spread responsability . The lesson time is 45 minutes, in English, only sporadically the teacher uses the Portuguese language for some explanations.
The lesson takes place in a very harmonious and autonomous way. There are no problems related to disciplinary aspects, lack of attention, passive participation or distraction. Students are scholastically mature, willing, with their own motivation to study. They are very positive from the social point of view, they show a great sense of responsibility, they interact respectfully with their classmates and the teacher, who is not forced to do tricks to try to motivate them, but guides them, they are at the the center of the lesson, it is they who work.
The Portuguese teachers seem satisfied with their school system, unlike the Italian ones who complain about the bureaucratic malfeasance, the various organizational and structural deficiencies and the scarce and malfunctioning equipment that are inside the school. But like Italian teachers, they also complain about the economic treatment, and it is precisely their wage claim the cause of the strike in progress during our mobility.

Conclusion

In conclusion, we consider that our participation in the job shadowing activity has been very positive and stimulating, with experiences in the field. It helped us to know good practices relevant to our work, to build and strengthen cooperation with colleagues, to experiment and develop new models of learning and teaching methods and finally to acquire the know-how of good transnational practices.
These considerations have led us to reflect on the critical aspects of our school system as well as on our teaching role. A comparative analysis has undoubtedly revealed the lack and structural and functional disparity of our school system, due to the lack of policies aimed at investing significantly in cultural and educational system. European education systems are often seen not as models to be imitated but as slogans , just like (Schools always open).
Our task, now, is to share our experience with other colleagues in our school, our students,
colleagues from other schools, with local and regional institutions in order to disseminate the acquired results and the experiences gained. We will try to sensitize the school community to implement more Erasmus, eTwinning, strategic partnerships projects, to involve all those who are functional to the development and management of a cultural, modern and transnational system, and not only at the scholastic level, but above all at the institutional level.

Scarica “Riflessioni sull’esperienza JOB Shadowing” in formato pdf

Relazione finale sull’esperienza

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Introduzione

Nell’ambito del progetto Erasmus + Mobility For School Education Staff è stato effettuata la prima attività di “job shadowing” che altro non è che una attività di formazione di tipo informale che si svolge in una scuola secondaria superiore e che risponde appieno agli obiettivi e alle finalità che il Programma di apprendimento permanente si pone. Molte sono state le attività svolte durante la settimana di job shadowing:

  •  Visita alla scuola pubblica “ Alcaides de Faria”: organizzazione, spazi e clima
  •  Visita alla scuola privata “Escola ETG” a Barcelos
  •  Scambi di esperienze con i colleghi stranieri
  •  Osservazione delle loro strategie e metodologie di insegnamento
  •  Partecipazione a conferenze sulla vita culturale, sociale ed educativa della città.
  •  Visite culturali nei principali centri: Braga, Guimaraes, Porto….

L’esperienza di Job Shadowing si è svolta a Barcelos ( città a nord del Portogallo)in Portogallo dal 12 al 18 novembre 2017 presso la Escola Secundària Alcaides de Faria”, un istituto secondario dove sono presenti percorsi professionali, tecnici e liceali.
Questa mobilità è stata effettuata da quattro insegnanti, tutti di lingua inglese dell’IISS “E. Mattei” di Maglie: proff. Cosima Dima, Natalina Muscatello, Rachele Corallo, Oreste Fazzi.
Il lavoro è consistito nel seguire i colleghi portoghesi durante la loro quotidiana attività, osservandone prassi e metodologie, ambienti, comportamenti, cercando di cogliere affinità e differenze per un confronto fatto di dialogo, e di scambio reciproco.
Tre sono stati i colleghi portoghesi, Mr Rui de Campos, Mrs Ana Fernandes, Mrs Maria Olinda Martines che abbiamo affiancato durante le loro attività e con i quali abbiamo condiviso il lavoro in classe con gli studenti.
La lezione veniva svolta in modo da dare spazio alla centralità dell’alunno, l’insegnamento è concepito come attività di progettazione e programmazione in modo da promuovere nello studente il pensiero critico, autonomo e responsabile. Insomma si favorisce l’apprendimento attivo, e grande attenzione viene data al cooperative learning. Infatti il metodo privilegiato era quello cooperativo: dopo aver visionato brevi video, i ragazzi si organizzavano in gruppi di lavoro cercando di enucleare i tratti salienti della storia, e attraverso domande poste dal docente o dai compagni dovevano esporre alla classe le loro scelte. Direi nulla di diverso dal metodo di insegnamento operato in Italia. Ciò che è differente è l’ atmosfera estremamente rilassata e tranquilla con cui si opera, il docente svolge il ruolo di facilitatore e la lezione è raramente frontale.

Gli studenti portoghesi in classe

Ineccepibile è stato il comportamento degli studenti che seppur in numero abbastanza numeroso, partecipavano alle lezioni con estremo interesse e motivazione senza mai disturbare o annoiarsi. La nostra presenza in aula non li ha affatto destabilizzati, hanno continuato a svolgere il loro lavoro chiedendoci talvolta chiarimenti sul compito da effettuare. Ed avevano soltanto 14 anni. Ciò ci ha stupito profondamente, e ci ha fatto riflettere sulla necessità di ricercare strategie più adeguate agli stili di apprendimento delle nuove generazioni. Osservando altri alunni poco più grandi siamo rimasti positivamente impressionati da altri aspetti.
Ci ha colpito l’interesse che i ragazzi hanno dimostrato reciprocamente: durante le singole esposizioni, tutti i compagni ascoltavano in modo rispettoso senza ridicolizzare o giudicare il lavoro del proprio compagno, ovviamente, segno di una profonda maturità emotiva.
La domanda sorge spontanea: quei ragazzi sono migliori dei nostri? Sono più intelligenti? Sono più profondi? O semplicemente sono più abituati a sollecitare le proprie risorse emotive, la propria creatività, a non considerare questi indispensabili risvolti dell’apprendimento, un’inutile insistenza di un’insegnante un po’ troppo fuori del tempo?
Sembra difficile dare risposte a tal proposito.

Confronto tra due paesi

In questa prospettiva riteniamo che il progetto Erasmus plus costituisca una eccellente occasione per confrontarsi e ricercare strategie condivise in un contesto europeo. L’esperienza che abbiamo vissuto ci ha fatto riflettere su alcuni aspetti della nostra professione. Ci si sofferma spesso a riflettere sulla condizione del docente o del discente ma si è ma riflettuto sugli spazi? Si è mai discusso dell’ambiente in cui tutti i protagonisti della scuola operano? Nella scuola italiana purtroppo, la considerazione di quanto l’ambiente in cui si sviluppa l’ apprendimento condizioni i risultati dell’apprendimento stesso, viene posto in secondo se non in terzo piano.
Se gli spazi che accolgono gli studenti durante le ore scolastiche fossero più confortevoli, più ampi, più luminosi, più attrezzati il processo di apprendimento sarebbe certamente più fluido e più fruibile.

Incontro con le autorità

Interessante è stato anche l’incontro con il Dirigente della scuola, avvenuto a dire il vero, verso la fine della settimana che ha illustrato le caratteristiche del sistema educativo portoghese nelle sue generalità e la sua struttura organizzativa. L’interazione indiretta purtroppo pone dei limiti e la conversazione si è rivelata piuttosto arida e distaccata a causa della non conoscenza della lingua inglese.
Incontro altrettanto interessante è stato quello avuto con il primo cittadino della città che ci ha accolto con estrema cordialità, professionalità e disponibilità. Nel corso dell’incontro il sindaco ha illustrato non solo il sistema educativo portoghese ma anche le varie iniziative sviluppate dalla pubblica amministrazione con particolare attenzione al mondo della scuola e ai senzatetto cercando di soddisfare al meglio i bisogni della popolazione. Il clima abbastanza disteso ci ha permesso di fare domande su vari settori, non solo quelli inerenti alla scuola e lei ha soddisfatto appieno anche le nostre curiosità senza mai “guardare l’orologio”.

Conclusioni

L’esperienza vissuta nella settimana di job shadowing è stata dal punto di vista umano e professionale indimenticabile ed intensa e seppur ci abbia messo in crisi, ci ha dato una spinta motivazionale forte e un entusiasmo a sperimentare strategie didattiche più in linea coi tempi e meno convenzionali.
Non dobbiamo mai perdere di vista l’importanza della nostra professione che non è banalmente quella di trasmettere contenuti che potrebbero andare perduti, ma di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per conoscere profondamente se stessi e affrontare ciò che il futuro riserva loro con consapevolezza e con pensiero critico.

Final report of the experience

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Introduction

As part of the Erasmus+ Mobility For School Education Staff project, the activity of “job shadowing” is nothing more than an informal training activity that takes place in a secondary school and which fully meets the objectives and aims of the Lifelong Learning Program. Many activities were carried out during the week of job shadowing:

  •  Visit at the public school “Alcaides de Faria”: organization, space and atmosphere
  •  Visit at the private school “Escola ETG” in Barcelos
  •  Exchanges of experiences with foreign colleagues
  •  Observation of their teaching strategies and methodologies
  •  Participation in conferences on the cultural, social and educational life of the city.
  •  Cultural visits in the main centers: Braga, Guimaraes, Porto ….

The Job Shadowing experience took place in Barcelos (a city in the north of Portugal) in Portugal from 12 to 18 November 2017 at the Escola Secundària Alcaides de Faria “, a secondary institute where there are professional, technical and high school courses.
This mobility was carried out by four teachers, all English-speaking of the IISS “E. Mattei” in Maglie: Mrs. Cosima Dima, Mrs Natalina Muscatello, Mrs Rachele Corallo, Mr. Oreste Fazzi.
The work consisted in following the Portuguese colleagues during their daily activities, observing their practices and methodologies, environments, behaviors, trying to grasp affinities and differences for a comparison made of dialogue and mutual exchange.
There were three Portuguese colleagues, Mr Rui de Campos, Mrs Ana Fernandes, Mrs Maria Olinda Martines who joined us during their activities and with whom we shared the work in class with the students.
The lesson was held in such a way as to give space to the centrality of the student, the teaching is conceived as a planning activity in order to promote critical, autonomous and responsible thought in the student. In short, active learning is encouraged, and great attention is paid to cooperative learning.
In fact, the preferred method was the cooperative one: after having seen short videos, the boys organized themselves in work groups trying to understand the salient features of the story, and through questions asked by the teacher or the classmates they had to expose their choices to the class. I would say nothing different from the teaching method operated in Italy. What is different is the extremely relaxed and quiet atmosphere, the teacher plays the role of facilitator and the lesson is rarely frontal.

Portuguese students in the classroom

I would like to say a few words about the irreproachable behavior of the students who, although in a fairly large number, took part in the lessons with great interest and motivation without ever bothering or bored. Our presence in the classroom did not destabilize them at all, they continued to do their work, sometimes asking for clarifications on the task to be performed. And they were only 14 years old. This amazed me deeply, and brought me in total mental delirium made of introspection, to question oneself, to find more suitable strategies for the learning styles of the new generations. Observing other slightly older pupils I was positively impressed by other aspects.
I was struck by the interest that the boys showed to each other: during the individual performances, all the classmates listened respectfully without ridiculing or judging the work of their partner and this seemed to me a sign of deep emotional maturity.
I wonder: those guys are better than ours? Are they smarter? Are they deeper? Or are they simply more accustomed to urge their emotional resources, their own creativity, not to consider these indispensable learning implications, an unnecessary insistence on a teacher who is a little too much out of time?
IIt is difficult to give an answer about it.

Comparison between two countries

With this in mind, I believe that the Erasmus plus project is an excellent opportunity to confront and research shared strategies in a European context. What I experienced made me reflect on some aspects of my profession. We often stop to reflect on the condition of the teacher or learner, but have we ever reflected on the spaces? Have we ever discussed about the environment in which all school members work? In Italian schools, unfortunately, the consideration of how much the environment in which learning is developed influences the results, is placed in second if not in the third level.
I think instead, if the spaces that welcome students during school hours were more comfortable, wider, brighter, better equipped, the learning process would be smoother and more usable.

Meeting with the authorities

Also interesting was the meeting with the Director of the school, which took place to tell the truth, towards the end of the week that illustrated the characteristics of the Portuguese educational system in its generality and its organizational structure. The indirect interaction unfortunately sets limits and the conversation turned out to be rather arid and detached due to the lack of knowledge of the English language.
An equally interesting meeting was the one with the city’s first citizen who welcomed us with extreme cordiality, professionalism and availability. During the meeting the mayor illustrated not only the Portuguese educational system but also the various initiatives developed by the public administration with particular attention to the school world and to the homeless trying to satisfy the needs of the population. The fairly relaxed atmosphere allowed us to ask questions about various sectors, not only those related to the school and she also fully satisfied our curiosity without ever “looking at the clock”.

Conclusions

The experience lived in the week of job shadowing has been from the human and professional point of view unforgettable and intense and although it has put us in crisis, gave us a strong motivational push and an enthusiasm to experiment with teaching strategies more in line with the times and less conventional.
We must never lose sight of the importance of our profession that is not trivially to transmit content that could be lost but to provide the new generations with the tools to deeply know themselves and face what the future reserves them with awareness and critical thought.

Scarica “Relazione finale dell’esperienza” in formato pdf

Scuole/luoghi visitati

1

Escola ETG in Barcelos laboratori

2

seconda scuola a Barcellos Escola ETG in Barcelos

3

Escola Secundaria Alcaides de Faria”: classe e lotta al diabete

4

Escola Secundaria Alcaides de Faria”: sala docent

5

Escola Secundaria Alcaides de Faria

Città di Porto

8

gruppo con organi ospitanti Associacao Intercultural Amigos Da Mobilidade

9

città di Apulia (dove soggiornavamo)

13

galletto simbolo Portogallo

14

interno castello con guide Mobility friends

città di Ghimarasci, castello e cattedrale

Reflective journal